Claudia vive con Ettore, l’amore della sua vita. Quando
Claudia non c’è, Ettore si vede con Cristina e ha appena conosciuto Stefania su
un sito di incontri. Claudia ha anche una fidanzata che vede una o due volte a
settimana, Enrica, e talvolta esce anche con Emanuele (ma niente di serio).
Sembra che vi stiamo raccontando della peggiore love story
del mondo, e invece no. Perché Claudia, Ettore e tutte le altre persone
coinvolte sono poliamorosi, ciascuno di loro è a conoscenza delle relazioni dei
propri partner e soddisfatto della propria vita relazionale.
Di che cosa vi stiamo parlando?
Il poliamore è definito come la pratica (o la possibilità) di avere più di una relazione intima,
sessuale o affettiva per volta, con il consenso esplicito di tutti i partner attuali e potenziali.
In pratica, una situazione che è simultaneamente l’opposto
della monogamia e l’opposto del tradimento, e che si presta a molti tipi
diversi di realizzazione.
Non è facile stabilire quante persone poliamorose (abbreviato
spesso in “poli” o “poly” all’americana) ci siano in Italia: gli iscritti al
principale gruppo Facebook sono più di 1300, anche se una percentuale è
composta da persone “policuriose”. Al tempo stesso, però, agli eventi arrivano
continuamente persone che hanno appena scoperto di essere poliamorose o che
vorrebbero provare la nuova modalità relazionale.
La buona notizia è comunque che i poliamorosi esistono, e
che vivono le loro relazioni in modo sereno.
La cattiva notizia è che esiste ancora poca visibilità di
questa modalità relazionale, e anche quella poca spesso considera il poliamore
come una pratica di sola trasgressione sessuale o come il tradimento libero (da
conseguenze e da una visione etica).
Le considerazioni etiche sono invece di fondamentale
importanza nell’ambito del poliamore, che si fonda sul consenso esplicito e
sulle responsabilità personali. Per far funzionare una relazione a tre, quattro
o più, è vitale essere onesti, prendersi le proprie responsabilità e imparare a
gestire le emozioni. L’unico canale per raggiungere tutti questi obiettivi,
oltre a quello di una vita serena con tutti i partner, è la comunicazione:
chiara, esaustiva, negoziale quando serve e che lasci tanto spazio all’ascolto
dell’altro. Se la comunicazione è fondamentale nei rapporti a due, provate a
immaginare che succede quando le relazioni diventano figure geometriche
complesse che si intersecano tra loro.
Le relazioni poliamorose lasciano spazio, e danno
importanza, anche a relazioni ludiche e non impegnate (sempre previo consenso
di tutti). Forse per questo motivo sono considerate simili al tradimento, ma
non facciamoci trarre in inganno: per quanto non si facciano tanta pubblicità,
esistono famiglie poliamorose stabili, che esistono da decenni e che hanno
cresciuto figli con tre o quattro genitori.
L’obiettivo della visibilità è recente: ci sono ancora
triadi, quadriadi e altre famiglie allargate che scoprono dopo anni di non
essere gli unici “strani”, di poter dare un nome a quello che stavano facendo e
di poter conoscere altri come loro.
Le relazioni multiple, così come quelle classiche a due, non
sono immuni da gelosie, dolore, drammi e separazioni. Semplicemente, si impara
a gestire il conflitto e le emozioni proprie e altrui crescendo tutti insieme.
La comunità poliamorosa italiana è coesa e, quando una relazione è in
difficoltà per via di un nuovo partner o di una nuova configurazione o anche
per disaccordi più comuni, spesso gli amici e i partner dei propri partner
(metamori, in gergo) accorrono a dare supporto e spalle su cui piangere dato
che ci sono già passati.
La maggior parte degli incontri sono però festosi e allegri:
si mangia tanto, si ascolta musica, si scherza e si dà spazio al confronto su
tematiche come la gestione della gelosia, il coming out e l’organizzazione
familiare. Insomma, le feste poly sono uguali a tutte le altre feste, anche se
si parla dei propri compagni al plurale e si è più aperti per quanto riguarda
la sessualità (quando inizi a valutare nuovi schemi relazionali, è facile
mettere in dubbio anche quel che ci hanno insegnato su orientamento, genere e
preferenze in ambito sessuale).
Io lo so, ci sono stata, mi sono divertita tanto e ci ho
trovato degli amici che mi hanno insegnato quante sfumature ci possono essere
nell’arcobaleno.
Per altre info:
Facebook: Poliamory Italy Poliamore Italia
Facebook: Poliamory Italy Poliamore Italia
Web: www.poliamore.org
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